Quando creo qualcosa so bene che non sto realizzando solo un manufatto: sto realizzando una parte di me stessa, o meglio, sto permettendo ad una parte di me di esprimersi e, in questo modo, mi sto ri-creando.
E’ per questo che insisto tanto, nei corsi che conduco in atelier, sull’importanza che non si faccia tutti la stessa cosa (ad esempio “tutti impariamo a far un abito a tubino”, oppure “tutti facciamo la borsina con il ricamo”, etc): so bene che la creatività, se lasciata libera di esprimersi, fa emergere i talenti e valorizzare parti di noi rimaste inesplorate o, a volte, soffocate dal quotidiano.
Non ho niente contro i corsi dove si impara tutti a fare la stessa cosa, ma la filosofia che li ispira è diversa da quella che orienta il mio atelier…sarà perchè ho fatto la pedagogista per tanti anni, sarà che credo fermamente nel potere creativo delle persone, che non mi sentirete mai dire “oggi impariamo tutti a fare la camicia”, mi sentirete piuttosto dire, e dire spesso: “fate quello che vi pare: ditemi ciò che volete creare e vi insegnerò tutte le tecniche per farlo, vi spiegherò la modellistica e vi guiderò nel taglio e cucito, ma scegliete, scegliete voi il modello che volete realizzare, scegliete in piena liberta’ e poi divertitevi a creare!!”
La cosa più bella del mio lavoro è osservare le persone nel loro processo creativo: spesso all’inizio non sanno che abito o pantalone realizzare, poi poco alla volta iniziano ad avere delle idee e, mentre imparano le tecniche del cucito, le vedi creare vestiti che somigliano a loro stesse, che hanno inevitabilmente il loro stile, e alla fine, quando escono con il loro abito addosso io so – e sanno anche loro – che non hanno semplicemente fatto un indumento: hanno creato un capo unico, speciale, dando voce alla propria capacità creativa, cioè alla parte più magica di sè!